Tonfo Juventus dopo l’anticipo di Exor sui conti semestrali

Apertura di Piazza Affari sotto una pioggia di vendite per il titolo Juventus, avviata verso un bilancio in rosso nel primo semestre dell’anno.

Le azioni bianconere arrivano subito a cedere oltre il 4%, toccando un minimo di 0,3280 euro, in un contesto di mercato complessivamente poco mosso in attesa della Banca centrale europea, portando il calo da inizio 2022 al 7%.

Il titolo si sta muovendo sulla prospettiva di un bilancio in forte perdita, “non ci sono altre notizie”, spiega un trader alla Reuters.

Ieri la controllante Exor aveva comunicato i suoi dati semestrali indicando una perdita di 132 milioni di euro per la Juventus nel secondo semestre dell’esercizio 2021-2022.

Alla luce della chiusura in perdita di 119 milioni di euro nel primo semestre bianconero, la società dovrebbe chiudere l’intero esercizio con una perdita di 251 milioni di euro circa.

In caso di conferma di questi numeri, il rosso risulterebbe essere superiore all’esercizio precedente (2020/2021), quando il negativo si era fermato a 209,9 milioni di euro.

Inoltre, si tratterebbe del quinto bilancio negativo consecutivo dopo i cali di 89,7 milioni nel 2019/2022, di 39,8 milioni nel 2018-2019 e del 2017-2018 per 19,2 milioni, oltre ai già citati 209,9 dello scorso anno.

Si tratta di numeri non definitivi, in quanto indicati nella semestrale di Exor, solo base di partenza per il bilancio definitivo della Juventus.

Negli scorsi anni, però, i numeri emersi dai conti della holding della famiglia Agnelli hanno rappresentato un indicatore attendibile per anticipare il risultato definitivo per i bianconeri, seppur discostandosi leggermente dal dato finale.

A questo punto, si attende il consiglio di amministrazione della Juventus, previsto tra il 16 e il 23 settembre prossimo, convocato per approvare i conti al 30 giugno 2022 e il dato emerso dai numeri di Exor potrebbero subire aggiustamenti, in particolare in caso di poste straordinarie come accaduto per il bilancio 2019-2020.

A Milano, intanto, il post-semestrale risulta negativo anche per il titolo Exor, in flessione dell’1% a 63,10 euro per azione.

Il primo semestre 2022 ha visto un utile consolidato di 265 milioni per la holding degli Agnelli, rispetto agli 838 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

La flessione è da attribuire principalmente alle perdite non realizzate del portafoglio obbligazionario di PartnerRe, mentre il risultato del primo semestre 2021 includeva una perdita non ricorrente da deconsolidamento di FCA.

Al 30 giugno 2022 il Net Asset Value (Nav) risulta pari a 25,5 miliardi, rispetto ai 31,07 miliardi a fine anno 2021 (-17,9%).Infine, la posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2022 è negativa per 4.546 milioni e riflette una variazione negativa di 622 milioni rispetto ai 3.924 milioni al 31 dicembre 2021.