le misure

Ue, nuove sanzioni contro la Russia: c’è anche il tetto al pezzo del petrolio

di Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles

Ue, nuove sanzioni contro la Russia: c'è anche il tetto al pezzo del petrolio

L’Ue si prepara a nuove sanzioni contro Mosca dopo l’escalation impressa nella guerra contro l’Ucraina dal presidente russo Vladimir Putin. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un’intervista alla Cnn ha anticipato che l’Unione è pronta a «imporre ulteriori costi economici alla Russia e alle persone e alle entità all’interno e all’esterno della Russia che la sostengono, politicamente o economicamente» e ha aggiunto che «mentre la Russia si muove verso un’economia di guerra piena, proporremo anche ulteriori controlli sulle esportazioni sulla tecnologia civile». Il nuovo pacchetto conterrà nuove personalità ed entità sanzionate, una stretta sull’export in Russia delle tecnologie civili europee, correttivi alle misure già in atto per evitare che siano aggirate e un tetto al prezzo del petrolio russo in linea con quanto già deciso dal G7. Da fine anno scatterà l’embargo Ue sul greggio di Mosca.

I prossimi appuntamenti

Venerdì 23 settembre si terrà un pranzo tra gli ambasciatori presso la Ue e il capo di gabinetto di Von der Leyen, Bjoern Seibert, durante il quale sarà presentato il nuovo pacchetto. Seguiranno durante il fine settimana i cosiddetti «confessionali», incontri ristretti informali organizzati dalla Commissione Ue con gruppi di Stati membri o in forma bilaterale, per anticipare alle capitali le misure e sondare la disponibilità prima dell’annuncio ufficiale della proposta da parte dell’esecutivo comunitario, che dovrebbe avvenire all’inizio della prossima settimana, probabilmente martedì o mercoledì. Il pacchetto sarà quindi discusso alla riunione degli ambasciatori presso la Ue (Coreper) di mercoledì 28 settembre. Per approvare le sanzioni è necessaria l’unanimità e l’Ungheria rappresenta un’incognita sul voto: Budapest ha tenuto a lungo il veto sul sesto pacchetto di sanzioni Ue (quello contenente l’embargo sul petrolio russo) e giovedì i media ungheresi riferiscono che il premier Viktor Orbán ha detto al proprio partito Fidesz che le sanzioni contro la Russia andrebbero cancellate. Secondo fonti diplomatiche Ue, il rappresentante permanente ungherese in Coreper ha spiegato che Budapest è contraria ad altre sanzioni in campo energetico. E dunque ci sarebbe un’apertura implicita ad altri tipi di sanzioni.

Nuove restrizioni

Come farebbero intendere le parole dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, al termine del consiglio Esteri straordinario convocato a New York dove si trova per l’Assemblea dell’Onu. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che qualche Stato membro non approvi il nuovo pacchetto di sanzioni, Borrell ha detto di essere «certo che raggiungeremo un accordo unanime». Ha spiegato che «ulteriori misure restrittive contro la Russia saranno avanzate immediatamente, il prima possibile, in coordinamento con i nostri partner» e che «l’Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa, di riconquistare il pieno controllo del suo territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale». L’Alto rappresentante Ue ha ribadito che l’Unione continuerà «a sostenere gli sforzi ucraini con la fornitura di attrezzature militari, per tutto il tempo necessario».

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