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Red Circle (Renzo Rosso) punta sui pagamenti digitali con Noosa

di Giuliana Ferraino

Red Circle (Renzo Rosso) punta sui pagamenti digitali con Noosa

Red Circle Investment, la società di investimenti dell’imprenditore della moda Renzo Rosso, ora punta sui pagamenti digitali, con l’ingresso in Noosa, l’innovativa piattaforma israeliana che permette ai marchi di gestire le proprie transazioni di pagamento differito (buy now, pay later) senza interessi e senza intermediari, trasferendo il rischio finanziario alle banche convenzionate. Ma allo stesso tempo, è qui sta la novità, «offre ai marchi un nuovo canale diretto e personale con i propri clienti», spiega Arianna Alessi, che oltre ad essere la moglie di Rosso, è Ceo di Rci e dell’azienda agricola Diesel Farm e vicepresidente della fondazione Otb. «Il cliente viene gestito direttamente dall’azienda e non più dalla app di pagamento, questo fa aumentare la conversazione tra marchio e consumatore, le opportunità di vendita, ma anche il valore degli ordini», aggiunge Alessi. Insomma, la finanza viene incorporata nell’offerta commerciale.

Secondo la manager, la fintech e, in particolare il buy now, pay later, e l’impatto che sta avendo sull’esperienza di acquisto, ha un potenziale molto più ampio di un mero sistema di pagamento. «Ecco perché Rci ha deciso di investire in Noosa», di cui detiene il 12%, spiega. Dopo un test, la startup fondata da Alon Farhi, è già operativa in Italia, dove il partner bancario è Compass (Mediobanca), mentre sono in corso negoziati per strignere alleanze con istituti di credito negli altri Paesi europei. In futuro anche i marchi del gruppo Otb di Rosso potranno usare la nuova piattaforma di pagamenti.

Con Noosa salgono a 27 le partecipazioni (di minoranza qualificata) di Rci, che punta «su innovazione, salute e sostenibilità». Includono il food e il tech food, come Cortilia (società Benefit di e-commerce alimentare B2B), e Planet Farms (vertical farm con tecnologie innovative), ma anche l’azienda vinicola Masi; l’innovazione tech, con Jakala, Bending Spoons e il fondo Iconiq della Silicon Valley; il fashion, con gli occhiali Retrosuperfuture e Marcolin; l’ambiente, con WoW (brevetto che trasforma l’acqua contaminata in acqua potabile pura), e il medicale, con CoImmune (terapia cellulare per combattere le malattie attraverso il proprio sistema immunitario), Philogen (trattamenti legati a cancro, infiammazioni croniche e altre patologie), Beyonics (sistema di visualizzazione di realtà aumentata e virtuale), e TechWald (medtech). «Grazie alla presenza in queste startup capiamo dove va il mondo. In cambio, diventiamo un partner strategico, con il nostro sistema di relazioni, di capacità finanziarie e logistiche», afferma Alessi. A oggi gli investimenti di Rci hanno un valore di «oltre 200 milioni». Sperando che alcune di queste realtà possano trasformarsi nel prossimo unicorno.

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