Il petrolio sente il pericolo recessione e affonda, cosa fare?

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Il ribasso cui stiamo assistendo sul petrolio non giunge inaspettato. A inizio agosto, infatti, scrivevamo un report dal titolo E adesso il petrolio potrebbe scendere fino in area 70 dollari. Tutto, quindi, procede secondo le previsioni che andremo a discutere in dettaglio nei prossimi paragrafi.

I prezzi del petrolio sono crollati di circa il 5% ai minimi da febbraio 2022. Inoltre, hanno chiuso la quarta settimana consecutiva al ribasso. Una sequenza che non si vedeva dal novembre 2021. Le cause scatenanti sono state la forza del dollaro americano, che ha raggiunto il livello più alto da oltre due decenni a questa parte, e il timore che l’aumento dei tassi di interesse possa portare le principali economie alla recessione, riducendo la domanda di petrolio.

Quindi, il petrolio sente il pericolo recessione e affonda, cosa fare nel corso delle prossime settimane? Andiamo a vedere quali sono le previsioni dell’analisi grafica.

Il petrolio sente il pericolo recessione e affonda, cosa fare secondo l’analisi grafica?

Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 23 settembre a quota 78,74 dollari, in ribasso del 5,69% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 7,05% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

La proiezione in corso di breve termine è ribassista e ormai non ha più ostacoli lungo il percorso ribassista che porta all’obiettivo più probabile in area 73 dollari (I obiettivo di prezzo). La mancata tenuta di questo livello potrebbe aprire le porte a un’accelerazione ribassista il cui obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 57 dollari. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 40 dollari.

I rialzisti potrebbero prendere il controllo della tendenza in corso solo nel caso di chiusure giornaliere superiori a 83,5 dollari.

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Come dicevamo in precedenza, per la prima volta dopo circa un anno il petrolio ha chiuso quattro settimane consecutive al ribasso. Anche in questo caso, quindi, la proiezione in corso è ribassista e punta al II obiettivo di prezzo in area 71,55 dollari. La massima estensione ribassista, invece, si potrebbe andare a collocare in area 48 dollari.

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