HomeCriptovaluteAltcoinUn programmatore ha trascorso notti 69 notti nella Bitcoin Cash City

Un programmatore ha trascorso notti 69 notti nella Bitcoin Cash City

Pagare tutto in Bitcoin Cash? Si può fare. Il programmatore Jonathan Silverblood recentemente ha passato più di 2 mesi a Townsville, in Australia, anche chiamata “Bitcoin Cash City” con l’unico scopo di pagare tutto quello che poteva usando BCH.

Il metodo di pagamento in BCH fa gola al Silverblood perchè fa parte del suo reddito ed è meno dispendioso rispetto ad altre forme di pagamento.

Bitcoin cash come metodo di pagamento

La città di Townsville è conosciuta come Bitcoin Cash City, grazie ad una conferenza omonima svoltasi per la prima volta nel 2019. Il forte legame con il token biforcato di Bitcoin deriva dal fatto che pare che molti commercianti accettano come metodo di pagamento BCH.

Jonathan Silverblood, aveva già partecipato nel 2019 alla conferenza di Bitcoin City Cash, rimanendo affascinato dal settore commerciale influenzato dalla criptovaluta BCH. Perciò, una volta finite le restrizioni per il Covid-19, ha deciso di tornare in città.

Il programmatore, una volta tornato dal viaggio, dichiara:

“Andare in questa destinazione significava interamente usare BCH ed era anche una sorta di scusa per spendere più del solito, mentre allo stesso tempo facevo più lavoro lasciando che la famiglia e i bambini trascorressero una vacanza con la nonna”.

Cosa si può pagare a Townsville con BCH

Silverblood è un appassionato e programmatore di BCH. Il General Protocols, il suo impiego lavorativo degli ultimi tre anni è interamente retribuito in BCH, per questo motivo era affascinato da Townsville.

“Usarlo per pagare le cose mentre ero lì aveva senso, in parte perché ho già pagato il mio reddito in BCH, e in parte perché è molto meno sforzo rispetto ad alcune delle altre forme di pagamento che uso.”

Il programmatore ha potuto pagare con BCH molti servizi: colazioni, pranzi e cene, ma anche servizi differenti quali carte regalo Steam e Netflix ed addirittura alcune fatture per la casa. 

“Alcuni giorni sono stati piuttosto impegnativi; compravamo colazione, pranzo, gelato, pane e cena, ma a volte la mia famiglia voleva andare altrove piuttosto che mangiare presso i commercianti specifici che accettavano BCH”.

Ma l’esperienza non è stata completamente perfetta afferma Silverblood, infatti, sembra che nella città del Bitcoin Cash alcune volte si possono riscontrare problemi con il wifi e chiaramente ci sono anche alcuni commercianti che non accettano la criptovaluta come metodo di pagamento.

“Ho anche scoperto che non tutti i commercianti erano aperti all’idea di utilizzare BCH perché non volevano “complicare la contabilità” e “non potevano digerire la volatilità”.

Per la maggior parte dei commercianti con cui ho parlato durante il mio viaggio, sembra essere che il numero di clienti che pagano con criptovalute sia troppo piccolo per motivare ulteriori costi di formazione del personale, hardware aggiuntivo come WiFi e terminali di pagamento”.

Nonostante qualche intoppo, la vacanza di 69 giorni a Townsville (Bitcoin Cash City), è stata una fantastica esperienza per il programmatore. Infatti, ha dichiarato che volerà per la conferenza di BCH 2022 a St. Kitts, un’altra località che accetta BCH come metodo di pagamento. 

Il programmatore finlandese Silverblood è fiducioso che in futuro saranno molte le città che adotteranno metodi di pagamento del genere. Il pagamento in crypto sarà una svolta rivoluzionaria per le città e i loro servizi.

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