Il lunghissimo inverno crypto sembra non finire e i prezzi della maggior parte dei token sono ai minimi storici: in quest’articolo verranno analizzati Dogecoin, Polkadot, ATOM e AXS.
Summary
News e prezzi di Dogecoin, Polkadot, ATOM e AXS
Dogecoin (DOGE)
La Dogecoin Foundation, che ha fondato Dogecoin insieme ad Elon Musk ormai 4 anni fa, si compiace della mossa dell’imprenditore canadese di innalzare la crypto valuta ufficiale di Twitter.
Tuttavia tra Musk e la casa madre di Doge non corre buon sangue a causa della denuncia legale di quest’ultima nei confronti del CEO di Twitter che risale a giugno di quest’anno.
Il contendere è l’accusa di modificare il prezzo della criptovaluta a piacimento e a seguito di nuove presunte manovre dell’imprenditore, l’azione legale è stata implementata il 6 settembre scorso con nuove prove a sostegno oltre a questo secondo i giudici Dogecoin dovrebbe essere trattata alla stregua di un azione.
La Securities and Exchange Commission, ha comunicato l’8 settembre di quest’anno che a suo giudizio le crypto sottostanno alle leggi che regolano i titoli sul forex.
Il prossimo 20 gennaio 2023 la Corte degli Stati Uniti d’America si esprimerà al riguardo e sia Dogecoin che Elon Musk hanno assunto un pool di avvocati per tutelarsi.
Nel faldone dell’accusa, le fila degli scontenti intanto crescono e sono stati inseriti altri utenti danneggiati dai presunti sbalzi di prezzo indotti artificialmente, un utente che ha perso 150000 dollari americani scambiando la valuta è solo l’ultimo di una lunga serie di investitori che si è sentita truffata.
L’accusa ha stimato che la media delle perdite derivanti dalla presunta condotta di Musk si aggiri tra i 60.000 e i 75.000 dollari.
Nel frattempo la crypto viene scambiata a 0,074 dollari in sostanziale pareggio.
Polkadot (DOT)
Polkadot ha toccato i 4,58 dollari lasciando sul campo lo 0,17% nella giornata odierna con un volume di scambi di 171.66 milioni nell’ultimo giorno.
L’anno pessimo della criptovaluta non accenna a terminare e la valuta, perde il 16% solo in questo mese nonostante provenga già da un novembre pessimo dove aveva portato a casa un ribasso del 17,4%.
In totale da inizio anno, DOT ha perso circa l’83% del proprio valore totale.
Nonostante le ingenti perdite, il token è ancora nella top twenty per capitalizzazione di mercato esattamente al dodicesimo posto subito sopra Tron (TRX) distaccato di soli 180 milioni di dollari con una capitalizzazione che ammonta a 5280 miliardi di dollari.
Cosmos (ATOM)
La Blockchain dello spazio che si costituisce in una rete di blockchain interoperabili e scalabili è una chain interamente basata sulla Proof of Stake e fa sì che differenti PoS blockchain comunichino tra loro decentralmente pur restando sovrane.
Essendo una Proof of Stake, chi possiede ATOM, lo utility Token di Cosmos riceverà ricompense ed uno dei Token più amati dai programmatori poichè semplice da sviluppare.
Il token ad oggi passa di mano per poco meno di 10 dollari (9,65 dollari) e questo mese anche a causa del fallimento di FTX ha perso il 10% del suo valore.
Gli esperti credono che al momento investire in Cosmos non sia così redditizio non tanto per l’andamento del mercato che prima o poi ripartirà ma per gli alti costi di transazione che caratterizzano Cosmos (ATOM).
Axie Infinity (AXS)
Su Kriptomat il token Axie Infinity, quota ora 6,29 euro in leggero calo nella giornata di ieri con volumi pari a 36.943.558 euro nelle ultime 24 ore.
La capitalizzazione di mercato di AXS (Axie Infinity) è 722.833.768 euro con un circolante di 270.000.000 AXS.
Axie Infinity fa parte dei gaming token e si basa sulla blockchain ispirata ai Pokemon.
Nel gioco, gli utenti, tramite le partite ottengono dei Token e i “Pokemon” in questione (Axies) possono essere allevati, addestrati e scambiati.
Con il tempo gli Axies si trasformano in NFT a loro volta addestrabili e scambiabili sul marketplace di Axie Infinity.
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